Salve!
Ho bisogno che mi aiutiate a comprendere un mio problema.
Fin da piccolina, all età di 5 o 6 anni, ho iniziato col vizio di togliermi le pellicine dalle dita.. Più che toglierle, strapparle sia con le mani che con i denti.Questo problema si protrae ancora adesso che ne ho 23, col risultato però che le mie dita sono impresentabili, inguardabili, poco professionali e deformate. Ci sono calli ovunque, per non parlare dei pezzi mancanti di pelle.Mi rendo conto che fanno orrore, schifo, però sono anni e anni che mi prometto di smettere, ma nulla!!! Insieme alla pelle, mangiavo anche le unghia. Ora ‘pare’ che abbia smesso con loro perché curandole con lime, smalti e robe di questo genere, sia riuscita a calmarmi.
Ma il problema é la pelle!
Non so dirvi cosa provo nello strapparmele, ma succede soprattutto quando sono nervosa, ansiosa, però anche nella vita di tutti i giorni, quando sono tranquilla, quando studio.
In psicologia a cosa é dovuto tutto ciò? Cosa posso fare?
Un saluto!,
Cara Anonima,
l’onicofagia è un disturbo compulsivo che porta il paziente a mangiare le proprie unghie e, nei casi più gravi, anche le pellicine, con conseguenze nocive sia a livello fisico che psicologico.
Di solito si manifesta nei periodo di maggiore stress o nei momenti di agitazione, diventando un gesto automatico e inconsapevole. Le persone con questo disturbo hanno spesso uno scarso controllo e una difficoltà a gestire la propria emotività, toccare il proprio corpo seda l’ansia e aiuta a scaricare l’ansia.
Secondo la teoria freudiana, l’abitudine di mangiare le unghie è un sintomo di fissazione orale, in quanto si manifesta prevalentemente con un’ossessiva stimolazione della zona. Inoltre, portare qualcosa alla bocca richiama, a livello metaforico, l’esperienza del seno materno e l’onicofagia è utilizzata per ottenere lo stesso effetto calmante.
Perché scompaia il sintomo, è necessario un lavoro che miri alle cause, per questo sarebbe utile rivolgersi a degli specialisti, anche per delle consulenze di sostegno psicologico.
Prova a parlarne con la tua famiglia, tieni presente che puoi rivolgerti anche al Consultorio di zona.
Facci sapere come vanno le cose e cosa ne pensi.
Un caro saluto!
,Anonima,21-10-2013,Disagio emotivo e/o psicologico,onicofagia